Maddalena Calderoni

Maddalena Calderoni lascia ancora giovanissima il Lago Maggiore, suo luogo natale, per seguire le proprie ambizioni artistiche. Dopo il diploma in canto si perfeziona con grandi nomi della lirica tra cui Shirley Verrett, Katia Ricciarelli, Mirella Freni, Fiorenza Cossotto per citarne alcuni vincendo poi premi e riconoscimenti internazionali.
Inizia la propria carriera esibendosi in diversi teatri di tradizione e istituzioni tra cui il Teatro Regio di Parma, Teatro “Grande” di Brescia, Teatro “Ponchielli” di Cremona, Teatro “Fraschini” di Pavia, Teatro Goldoni di Livorno e il Teatro Comunale di Como, Teatro Goldoni di Livorno, La Biennale di Venezia in occasione del quale Maddalena crea due composizioni per voce sola per un balletto. All’estero partecipa a produzioni e concerti in Portogallo, Germania, Spagna, Svizzera, Inghilterra, Libano, Corea, Giappone, Stati Uniti, Argentina, Egitto, Kazakistan, Ucraina e Bulgaria.
Ha partecipato a produzioni con grandi nomi della lirica tra cui Bruno Bartoletti, Donato Renzetti, Liliana Cavani,lamberto Puggelli, Stefano Monti, Vincenzo La Scola, Michele Pertusi, Giuseppe Giacomini.
Nel 2005 fonda un’associazione culturale con lo scopo di portare più musica lirica nella sua città natale e successivamente crea il Premio Fedora, concorso internazionale di composizione per teatro musicale da camera che accoglierà opere provenienti da tutti i continenti e che produrrà 4 prime esecuzioni mondiali nelle quali avrà anche un ruolo anche solistico:
- 2009: “Jacques” di Marco Emanuele
Regia di Stefano Monti Direttore d’orchestra Marco Boni - 2010: “Gelsomino nel paese dei bugiardi” di Stefano Seghedoni
Regia di Stefano Monti, Direttore d’orchestra Marco Boni - 2011: “Airline Icarus” di Brian Current
Regia di Davide Livermore (Santi Centineo), direttore Brian Current - 2012: “Butterfly effect” progetto di Ismael Ivo con musiche di Luigi Pizzaleo
Tra le partecipazioni più significative in qualità di soprano drammatico ricordiamo: Nel 2014 in febbraio è ospite del Teatro Goldoni per un Galà Wagner, debutta in luglio Tosca, regia di Renato Bonajuto con la direzione di Stefano Romani al fianco Giancarlo Monsalve, mentre in agosto partecipa con il tenore Luis Chapa al Galà per l’anniversario dei fratelli Del Monaco a Treviso, sempre sotto la direzione di Stefano Romani con l’orchestra Filarmonica Veneta.
Nell’aprile 2015 è in Kazakistan per una produzione lirica con la Karaganda Synphony Orchestra, in ottobre a Londra per un Galà cameristico. Nel 2016 debutta il ruolo di Turandot e prosegue la sua attività concertistica collaborando anche con l’LVIV Philharmonich Symphony Orchestra. Nel Novembre 2016 debutta il ruolo di Elisabetta nel Don Carlo in Bulgaria allo State Opera Varna. Nel 2019 debutta il ruolo di Amneris a Tones on the Stones.
Dal 2009 si reca periodicamente in Giappone a tenere recital e master di perfezionamento per cantanti lirici.
Progettazione e direzione artistica
Nel 2007, anno che segnerà la svolta della sua carriera professionale, la sua natura visionaria e la capacità di vedere delle opportunità laddove altri vedono difficoltà e criticità, la proietta verso una nuova sfida. Grazie ad una sua intuizione, le innumerevoli cave d’estrazione, che da sempre costellano il bellissimo paesaggio lacustre e montano del Verbano e dell’Ossola, acquisiscono una nuova luce e diventano imponenti e spettacolari teatri di pietra.
Nonostante le perplessità di molti e con il supporto di pochi nasce Tones on the Stones, un festival di musica, teatro e danza incastonato in cave d’estrazione di marmo e granito ancora attive, che fin dagli esordi riscuote un grande successo di pubblico.
Oggi, dopo 15 edizioni, Tones on the Stones è considerato dalla critica uno dei progetti più interessanti in abito europeo, la cui cifra stilistica si fonda sull’ampio uso delle tecnologie digitali per la produzione di show immersivi. L’unicità e la spettacolarità di Tones on the Stones si fonda anche sul perfetto connubio tra industria e arte uno dei pochi esempi in ambito internazionale.
Nel novembre 2019 è stata inviata al Parlamento Europeo a presentare il suo best case nell’ambito dell’innovazione culturale italiana.
Negli anni a seguire seguire i progetti artisti e i progetti strategici ideati e curati da Maddalena Calderoni hanno ottenuto riconoscimenti importanti in ambito europeo, tra cui ben tre candidature al Fedora Prize, che sosotiene e valorizza le migliori produzioni artistiche innovative su scala globale, e recentemente l’idea di realizzare Tones Teatro Natura riqualificando un sito industrile dismesso, è risultato tra i migliori progetti tra le 1200 candidature al New European Bauhaus Prize.